17. aprile 2023 | Formazione | Autor: Roger Lüthi
Sulla base del nuovo profilo di qualifica, l’AFA sta sviluppando una nuova formazione per intermediari in collaborazione con la società LerNetz e gli operatori del settore.
Relativamente ai contenuti, al centro sono le competenze definite nel profilo di qualificazione, nonché i 12 campi d’intervento riguardanti situazioni tipiche del lavoro quotidiano dei/delle consulenti.
Attraverso un percorso formativo completamente digitale in myVBV, VBV offre alle aziende, nonché alle loro accademie di vendita e ai relativi partner di formazione, una risorsa orientata alla pratica. È possibile collegare o integrare in modo opportuno questa soluzione con i concetti interni dell’azienda.
Il percorso formativo verrà reso disponibile in tedesco, francese e italiano.
Passaggio a un modello basato su licenza: gli studenti avranno accesso al percorso di formazione e a tutti i contenuti didattici attraverso una licenza. Inoltre, le aziende potranno beneficiare di funzioni aggiuntive, nonché di opzioni di reporting e di analisi.
Ai sensi dell'articolo 43 della nuova LSA, gli intermediari assicurativi devono possedere le capacità e le conoscenze necessarie per la loro attività. In questo senso, gli standard minimi per la formazione e il perfezionamento professionale vengono definiti dal settore. Le sole nozioni specialistiche nel campo assicurativo (conoscenza) non bastano più. Invece, vanno affrontate correttamente e con competenza le situazioni tipiche della professione (capacità).
Perciò, in senso figurato, il settore deve trovare l’accordo su un veicolo, che i/le consulenti devono padroneggiare per essere autorizzati/e ad operare in qualità di intermediari. Per fare un esempio, devono saper sterzare l'auto, usare il cambio, svoltare e parcheggiare in modo sicuro. Queste sono le competenze operative.
Invece, attraverso le situazioni tipiche dell’operato professionale si definiscono le situazioni che i consulenti devono affrontare con competenza quotidianamente durante l’attività lavorativa. Per tornare all'esempio dell'auto, ciò significa che devono essere in grado di condurre l'auto in modo sicuro e competente, ad esempio in autostrada, nel traffico urbano, in campagna ecc.
Il principio di base della futura formazione dei mediatori è il legame tra le competenze operative e le situazioni tipiche della professione.
La nuova formazione si basa sul futuro standard minimo o sull'esame di abilitazione, perciò ha obiettivi (di apprendimento) definiti. Invece, per quanto riguarda i tempi, il luogo e i partner di apprendimento, questo processo didattico consente agli studenti una certa libertà organizzativa. Inoltre, in base alla persona (conoscenze pregresse) e alla situazione, è possibile personalizzare il percorso formativo.
Alle aziende viene richiesto di supportare al meglio il processo formativo dei propri dipendenti, creando opportunità di apprendimento maggiormente orientate alla costruzione di relazioni e al lavoro pratico. Con ciò, passa in secondo piano l'effettiva trasmissione di conoscenze.
I supporti didattici digitali prendono il posto dei materiali didattici su carta. In combinazione con l'apprendimento autogestito, generalmente, la didattica acquista maggiore flessibilità e non dipende più da un luogo o da un orario. In questo contesto, vengono utilizzati i comuni strumenti di lavoro come computer portatili, tablet o smartphone.
A ciò si aggiunge il fatto che, per quanto riguarda il numero di partecipanti, i limiti che caratterizzavano le lezioni in presenza vengono quasi completamente a mancare. Questo comporta il grande vantaggio della disponibilità permanente dei contenuti didattici, permettendo quindi anche ad altri interessati di iniziare immediatamente la formazione.
I fornitori di servizi di formazione possono utilizzare il percorso formativo a partire dalla seconda metà del 2023 (in tedesco), per integrare e adattare l’attuale offerta formativa.